Conoscere il terreno
I terreni collinari si connotano per l’elevata eterogeneità, di posizione, di ambiente e per le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche. Le scelte colturali interagiscono con questo insieme.
In viticoltura, l’espressione della “fertilità” è certamente secondaria alla caratterizzazione peculiare di ogni suolo autoctono. La combinazione tra tutti i suoi caratteri definisce una funzionalità propria, dalla quale conseguono ulteriori svariati equilibri: il ciclo della materia organica, la presenza dei viventi, il rinnovo delle quantità di microelementi nella soluzione circolante, ecc…
Fisiopatie e suolo
Alcuni parametri utili al confronto
Il confronto maggiore tra le granulometrie dei suoli pone a confronto i terreni sabbiosi con gli argillosi.
- Permeabilità: argilloso = 4 mm/h / sabbioso = 50 mm/h
- Mineralizzazione S.O.: argilloso = lenta / sabbioso = molto elevata
- Punto appassimento m3/Ha acqua: argilloso = 1900 / sabbioso = 700
- Lisciviazione: argilloso = bassa / sabbioso = alta
Pochi parametri che tuttavia esprimono quanto sia importante una conoscenza approfondita per definire le strategie colturali più opportune.
La tecnica di lavorazione influisce notevolmente sulla conservazione della sostanza organica, in modo assai differente tra argilla e sabbia.
La permeabilità sottolinea nel caso di precipitazione estiva la capacità maggiore o minore di accumulo. Da questa può derivare l’opportunità tra inerbimento e lavorazione. Ed altri aspetti ancora.
La fertilità
La fertilità in campo viticolo dovrebbe essere maggiormente intesa quale predisposizione alla produzione di tipicità esclusive territoriali. Senza nulla togliere all’aspetto della “quantità di raccolto”, sebbene questo divenga secondario. Nelle immagini, due suoli a confronto. Dall’eterogeneità della flora, il primo esprime una attitudine più ampia e meno caratterizzante del secondo.
La regimazione naturale di un flusso di acqua sotterranea o artificiale (drenaggio) determina con facilità l’inaridimento di parte dell’appezzamento. L’acqua è l’elemento fondamentale per l’equilibrio ipogeo e, contemporaneamente rappresenta il maggiore fattore di differenziazione tra singoli luoghi.
Il rispetto dell’orografia naturale è un elemento di prevenzione notevole.