IL MIO LAVORO
Oltre 40 anni di esperienza, studio e dedizione alla viticoltura piemontese per una consulenza specialistica alle aziende vitivinicole, il cui fine è ottenere le migliori soluzioni in merito a:
Sostenibilità
Il perseguire la migliore produzione con il minor impatto ambientale.
Produttività
Aumentare la qualità e quantità del risultato produttivo.
Standardizzazione
Conseguimento di una produzione costante nelle successive annate.
Longevità
Produttiva e qualitativa del vigneto.
Tutto questo è perseguibile, con modalità differenti in relazione alle caratteristiche dei vigneti,
attraverso queste azioni specifiche:
Nella pratica operativa di campagna, sovente si rilevano tra i vigneti anomalie, quali ad esempio l’insufficienza dell’apparato radicale (portinnesto non corretto), la perdita di fertilità (effetto di livellamenti eccessivi), gli squilibri nutrizionali propri per le caratteristiche del terreno. Gli effetti negativi di parte di queste insufficienze possono essere ridotti o contenuti. In ogni modo, prima di definire modelli ordinari di coltivazione del vigneto mirati a massimizzare qualitativamente la produzione, è bene procedere al recupero nella maggior misura delle anomalie ricorrenti.
I primi passi per un’azione di successo, sono quindi:
IL MIO APPROCCIO
IL MIO METODO
Metodi di Coltivazione per Migliorare
la Qualità dell’Uva
la Qualità dell’Uva
Seguire un vigneto per il suo ciclo stagionale o per un tratto di esso, richiede un approccio particolare, capace di fornire le maggiori informazioni e di poterle porre in correlazione.
Sulla base dell’esperienza professionale che ho avuto modo di vivere, ho elaborato due differenti modalità:
Metodo Vegetazionale
OBIETTIVO:
Espressione nell’uva dell’unicità dell’ambiente pedoclimatico.
Consiste nel gestire la massa verde dell’intera spalliera in modo tale da conseguire nel tempo stagionale più breve, ma duraturo, questo traguardo fogliare.
Tanti sono gli accorgimenti da adottare, che tuttavia non richiedono maggiore impegno, anzi, adottare questo modello comporta un risparmio di ore di lavoro manuale e la conclusione di quest’ultimo in anticipo.
La considerazione basilare su cui il metodo si fonda è la sostanziale differenza di velocità di crescita dei germogli primari e delle femminelle. La formazione di queste ultime, legata ad un periodo climatico più favorevole, è rapida e ne consegue che le foglie ai primi nodi di esse sono molto simili come tempi di sviluppo. Una foglia di vite, dalla sua formazione al conseguimento della piena efficienza fotosintetica (adulta), impiega mediamente 30 giorni circa.
Avvalersi pertanto di questa massa fogliare gestendola in modo ottimale vuol dire dare alla pianta una potenzialità di sintesi notevolmente superiore rispetto all’ordinarietà della coltivazione.
PREMI SULLA FIGURA PER LA DIDASCALIA
PREMI SULLA FIGURA PER LA DIDASCALIA
PREMI SULLA FIGURA PER LA DIDASCALIA
Metodo Fenologico
OBIETTIVO:
Livelli qualitativi e quantitativi standard ad ogni annata.
La fenologia delle piante è la successione delle numerose tappe che esse attraversano nell’intero loro ciclo annuale. Si succedono così in sequenza rigida la prima fase del germogliamento, la seconda fase del germogliamento, la crescita dei grappoli fiorali, la fioritura e poi tutte le altre.
È evidente che quanto indicato a titolo di esempio sono passaggi macroscopici. Nella realtà, le tappe sono numerosissime e sempre coinvolgono, pur in differente modo l’intera fisiologia della pianta.
Attività radicale, attività fogliare, maturazione dell’uva, formazione del legno sono funzioni tra loro strettamente interconnesse.
Ogni anno, pur essendo rigorosa la sequenza delle tappe fenologiche, in relazione ai molti condizionamenti esterni (terreno-clima) le singole fasi possono mutare per epoca d’inizio, durata e qualità.
Il metodo fenologico è volto a perfezionare l’accumulo degli elaborati negli acini indipendentemente dall’andamento della stagione.
Con l’applicazione di questo metodo si tende ad ottenere livelli qualitativi standard in ogni annata.
Si basa sull’analisi attenta di:
- annotazione dati meteo
- evoluzione fenologica nell’annata
- rilevazione delle anomalie
- ricerca di opere colturali correttive o compensative.
IL MIO LAVORO
Sono un agronomo con oltre 40 anni di esperienza dedicata quasi interamente alla viticoltura piemontese.
Supporto le aziende vitivinicole con un percorso di consulenza specialistica e di controllo delle pratiche colturali in atto al fine di ottenere le migliori risposte in merito a:
Tutto questo è perseguibile, con modalità differenti in relazione alle caratteristiche dei vigneti,
attraverso queste azioni specifiche :
Nella pratica operativa di campagna, sovente si rilevano tra i vigneti anomalie, quali ad esempio l’insufficienza dell’apparato radicale (portinnesto non corretto), la perdita di fertilità (effetto di livellamenti eccessivi), gli squilibri nutrizionali propri per le caratteristiche del terreno. Gli effetti negativi di parte di queste insufficienze possono essere ridotti o contenuti. In ogni modo, prima di definire modelli ordinari di coltivazione del vigneto mirati a massimizzare qualitativamente la produzione, è bene procedere al recupero nella maggior misura delle anomalie ricorrenti.
I primi passi per un’azione di successo, sono quindi:
CONSULENZE
Consulenza tecnica viticola durante il ciclo stagionale
(Continuativa)
Questo tipo di consulenza, continuativa nel corso dell’intero ciclo vegeto-produttivo della vite, necessita di reciproca piena collaborazione tra l’Azienda e l’Agronomo consulente, al fine di perseguire nel modo più conveniente l’obiettivo di ottimizzare la produzione e la coltivazione del vigneto a misura delle esigenze della Azienda medesima.
Consulenza tecnica viticola per argomento
(Occasionale)
- Progettazione in azienda di specifici modelli colturali.
- Problemi che si evidenziano nella stagione quali la valutazione di particolari stati di sofferenza parassitari o indotti da eventi meteorici e ambientali devono essere identificati per l’origine e l’entità predisponendo interventi di soccorso compensativi.
In questi casi, il sopralluogo è circostanziato alla specifica necessità: